CARLO COLLODI – O meglio Carlo Lorenzini, o meglio ancora l’autore di un classico intramontabile della letteratura per ragazzi “Le avventure di Pinocchio”.
31 giovedì Ago 2017
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CARLO COLLODI – O meglio Carlo Lorenzini, o meglio ancora l’autore di un classico intramontabile della letteratura per ragazzi “Le avventure di Pinocchio”.
30 mercoledì Ago 2017
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«Il leggere per la prima volta un grande libro in età matura è un piacere straordinario.»
Italo Calvino
29 martedì Ago 2017
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Il romanzo non deve avere alcuna fretta. In passato anche la fretta poteva rientrare nella sua sfera, oggi è passata al film; confrontato ad esso, il romanzo frettoloso è destinato a restare sempre inadeguato.
Elias Canetti, La provincia dell’uomo, 1973
28 lunedì Ago 2017
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Recensione per Margot di Monika M selfpublishing. Baviera 1600. Nasce Margot, una piccola bambina rifiutata alla nascita dai genitori, complici e vittime di un epoca intrisa dall’ Inquisizione e facili condanne per stregoneria. Margot, questo è il nome che Beatrix, moglie di un importante commerciante, sceglierà per lei e l’ accoglierà nella sua casa come una gemma preziosa. Margot è forte, curiosa, ribelle, più volte additata come una persona troppo interessata al sapere erboristico, passione che crescerà giorno dopo giorno. Così come crescerà e mai si spegnerà il suo unico e profondo amore per Till. Celato per anni, sarà in grado di sopravvivere nonostante la distanza, la mancanza e il tempo. ” Il cuore, temo, può spezzarsi solo una volta” Nel 1619, Margot fu accusata di stregoneria e grazie a Simeon, figlio di Beatrix, riuscirà a fuggire per intraprendere un lungo viaggio verso il nuovo mondo alla ricerca del suo grande amore ” Punta la rotta verso la felicità…ogni giorno ” Lo stile di Monika M. è preciso, scorrevole e accattivante. La storia è interessante, ricca e preziosa di riferimenti storici, intrecciando così bene i fili del tessuto narrativo da dimenticare di leggere una storia di fantasia. Margot è un personaggio forte e carismatico, una donna senza paura anzi non ha permesso alla paura di farla cedere mai, soprattutto nei momenti più difficili fino ad arrivare a lui, Till, unico faro che l’ ha guidata verso la meta.Complimenti Monika M Buona lettura Ilaria per Les Fleurs du Mal Blog letterario
27 domenica Ago 2017
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«Le parole sono tutto ciò che abbiamo, perciò è meglio che siano quelle giuste.»
Raymond Carver
26 sabato Ago 2017
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inTempo di lettura stimato 8 minuti
#Thriller
Cicale. Il loro frinire assordante.
Cicale. In cerca di una compagna con cui accoppiarsi.
Cicale. Nel caldo asfissiante di un pomeriggio d’agosto, Antonio si svegliò. I raggi del vigoroso sole di mezzogiorno, infilandosi tra le coriacee foglie dei limoni mosse da un caldo vento, gli trafissero gli occhi. I dorati e asprigni frutti pendevano dai rami e lo fissavano come tanti occhi felini, attendendo un suo gesto. Antonio, a fatica, si mise a sedere, poggiandosi al tronco dell’agrume. Tutt’intorno un’infinità di altri alberi si ergevano dall’arida terra ben oltre l’orizzonte. Si toccò la spalla.
Un dolore acuto lo trafisse come prima avevano fatto i raggi del sole. Ritrasse la mano. Era intrisa di sangue come gran parte della maglietta che indossava. Anche i jeans erano sporchi di sangue. Doveva essere lì da molto, pensò. Si guardò meglio attorno.
Ad un paio di metri alla sua destra una pistola faceva capolino a terra tra le foglie secche dei limoni. Non ricordava nulla. Non sapeva perché in quel momento si trovasse in quel luogo, ferito, con un’arma abbandonata lì vicino. Cercò di rimettersi in piedi, aggrappandosi con entrambe le mani ad un ramo ma ricadde pesantemente sul sedere, scivolando con la schiena lungo il tronco. Si sentiva debole, molto debole. E aveva perso parecchio sangue. Cercò nelle tasche il cellulare. Vi trovò solo l’inutile chiave di un’automobile. Realizzò che molto probabilmente sarebbe morto lì, in quel posto dimenticato da Dio e dagli uomini.
Il suo sangue avrebbe nutrito la pianta di limoni che adesso lo riparava dal sole. O magari no. Forse il padrone di quell’agrumeto sarebbe passato di lì per caso e l’avrebbe salvato da morte sicura. Aveva una fottuta sete. Ad un palmo dai suoi stivali c’era un limone. Si spinse in avanti per afferrarlo e cadde piegandosi su un fianco, sbattendo con violenza la faccia a terra. Bestemmiò. Con un ultimo sforzo riuscì ad afferrare il frutto portandolo alla bocca. I suoi denti affondarono tenacemente nella dura ed amara scorza.
L’aspro succo gli bagnò le labbra riarse donandogli un effimero sollievo. Quel sapore gli fece ricordare di nonna Assunta e delle limonate che lei gli preparava quando era bambino. Gli piacevano molto. Amava sorseggiarle lontano da tutti, all’ombra di un fico secolare, rannicchiato sul muretto a secco che delimitava la casa della nonna dai campi ricoperti da infinite pale di fichi d’india. Anche quel luogo lontano nel tempo era pervaso dall’incessante frinire delle cicale.
La sua vita d’altronde era stata molto simile a quella dei chiassosi insetti. Non si era mai sentito adatto a rivestire il laborioso ruolo della formica. Il guadagno facile, la bella vita, le donne e la coca…Solo per questo valeva la pena di vivere e di morire. (Continua a leggere gratis, scarica l’e-book )
25 venerdì Ago 2017
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John Le Carré, La spia che venne dal freddo
«Benvenuto in Le Carré, non ha nessun futuro.»
Un messaggio di un editor a un suo collega per introdurgli un manoscritto di Le Carré.
24 giovedì Ago 2017
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ALBERTO MORAVIA – All’anagrafe Alberto Pincherle, scelse questo nome in ricordo di sua nonna il cui cognome era per l’appunto Moravia. Sicuramente uno dei romanzieri più importanti del XX secolo che ha contribuito a fare la storia della letteratura italiana e non solo.
23 mercoledì Ago 2017
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I romanzi lunghi scritti oggi forse sono un controsenso: la dimensione del tempo è andata in frantumi, non possiamo vivere o pensare se non spezzoni di tempo che s’allontanano ognuno lungo una sua traiettoria e subito spariscono.
Italo Calvino, Se una notte d’inverno un viaggiatore, 1979
22 martedì Ago 2017
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inLunghezza stampa: 122 pag.
Genere : giallo.
Chi ha visitato Ferrara come turista inizialmente si sentirà spaesato, qui la cittadina viene raccontata da un’altra prospettiva. Il giallo inizia con il ritrovamento di un corpo: una giovane donna è stata assassinata e gettata vicino al centro sociale che ospita Vivian Deacon. Ho adorato le citazioni dei grandi protagonisti di celebri libri gialli ai quali la protagonista si rifà per dar inizio alle sue strampalate indagini.
Invisibili, così spesso i clochard vengono chiamati ed invisibile tenta di essere Vivian nelle investigazioni che porta avanti osservando tutto senza far troppe domande. La stampa e la polizia hanno già trovato un colpevole, ma non il colpevole, con questa convinzione Vivian porta avanti indagini che la porteranno ad invischiarsi in storie lontane e fangose del Polesine.
Il libro è scorrevole e personalmente l’ho trovato intrigante, incuriosisce sempre più il lettore … cosa indica quello sbaffo di cipria, unico indizio ritrovato sul corpo?
Quel che emergerà sarà il dietro le quinte di vite che appaiono spesso noiose…banali…ma che nascondono eventi inaspettati.
Vi auguro buona lettura.
Monika M