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Era molto che volevo parlarvi di questo film, e questa settimana è, purtroppo, proprio il momento adatto per farlo!
Novecento, di Bertolucci.
Girato nel 1976, narra le vicende drammatiche di due amici, e del loro mondo emiliano: il possidente terriero Alfredo Berlinghieri , interpretato da De Niro, e il contadino Olmo Dalcò, interpretato da Depardieu. Queste due figure contrapposte rappresentano il fascismo ed il comunismo e danno modo al regista di intrecciare la Storia alla vita dei protagonisti narrandone amori, lotte sociali, guerra, disgrazie, sopraffazioni e amicizia.
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Il film viene diviso in due atti, un evento insolito per quei tempi e riscuote subito successo in Italia. ( Lo stesso non si può dire oltre oceano, in America infatti, per i temi trattati, la pellicola non fu accolta con favore.)
L’affresco che Bertolucci fa della campagna emiliana è drammatica, cruda e spesso crudele, ma indiscutibilmente reale, vera, autentica, tanto da costargli la censura: per la scena di pedofilia che Attila, il fattore, perpetra ai danni di un ragazzino. Denunce del genere non erano accettate, non ancora.
La narrazione inizia con i due protagonisti bambini e li accompagnerà fino all’età adulta, illustrando bene come la loro generazione rappresenta la svolta, il cambiamento.
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Novecento è un vero capolavoro, inserito tra i cento film italiani da salvare, ossia tra i film che hanno cambiato la memoria collettiva del paese.
Non vi farò il solito riassunto, sminuirebbe la grandiosità che il regista ha dipinto su questa pellicola immortale, vi invito però a guardare il film, ad acquistare il dvd perché è un qualcosa che va conservato e tenuto tra le cose più care che si hanno.
Buona visione!
Monika M